Ciao a tutti, discutendo con i miei amici di corsa, spesso il nocciolo della questione cade su questo punto di vista, ovvero, qual è il limite accettabile da mettere in allenamento, e soprattutto, si riesce sempre a rispettarlo ??
Dopo qualche anno di corsa agonistica, con risultati mediocri, la domanda che mi pongo spesso è se devo limitarmi in allenamento , anche se mi sento una belva umana ? se nel periodo di preparazione di una gara, sono veramente fuori forma, vuoi per il momento, vuoi per il carico di lavoro, devo evitare di andare a correrla ? è poi così importante il tempo che farò ? perchè ?
Soprattutto, quanti hanno la capacità di " controllarsi " in allenamento quando si sta bene, arrivando alla gara in piena forma e freschi per dare il meglio ?
Ho letto di alcuni bloggers che hanno fatto il pb in allenamento, scoppiando poi in gara, è sbagliato ? perchè ?
meglio godere giornalmente delle sensazioni di un allenamento, o cercare la sensazione assoluta in gara ?
E' poi così importante segnare il nostro miglior tempo con un chip, con una testimonianza registrata che rimarrà ? al fine che gli altri possano crederci ?
cosa ci spinge, una volta fatta una gara, a correre a casa a scrivere il risultato sul blog ?
Personalmente, posso dire che in allenamento, mi piacerebbe rispettare sempre una " tabella " che poi in realtà, non dovrebbe mai essere rigida, creando sempre un equilibrio , tra velocità e resistenza come sul piatto di una bilancia, per chi come me, aspira a scendere sotto i 38 sui 10 mila, 1.24 sulla mezza e 2.59 in maratona.
per questo, ho chiesto una mano a luciano er califfo, che ne sa più di me e considero preparato ( leccatina di culo ).
Chi ti osserva da fuori, riesce a " capirti " meglio, se ha voglia, passione e conoscenza della materia.
Non sempre in allenamento rispetto i tempi prefissati, diciamo però che cerco di dare sempre il massimo, anzi se qualcosa va storto, non è mai perchè voglio fare di meno, ma perchè non ce la faccio, piuttosto ho il problema opposto, dovrei tirare leggermente il freno quando sto bene, pensando anche a quello che dovrò fare nei giorni successivi.
quando mi sento stanco, tendo a demoralizzarmi un pò e poi affronto l'allenamento in condizioni psico-fisiche difficili, il mio nuovo sistema, è l'allenamento equivalente, ovvero se non ce la faccio a fare 6 x 1000 a 3.50 con rec. 4.30, cerco di finirlo ugualmente al max che riesco, fosse anche 4.15 con rec. 6, basta avere le stesse sensazioni d'impegno !! non sempre ovviamente ne...
Domenica,IN QUELLA GARA LI DAL CENTRO A STUPINIGI, pur avendo fatto un mese di cacca, con lenti a oltre 5 e rip. a oltre 4.15 di media, ho chiuso la tuttadritta a 4'/km netti, un motivo ci sarà no ??
Per quanto mi riguarda, preferisco avere le sensazioni migliori in allenamento, essendo il vero cammino, poi posso anche accettare di soffrire come un cane in gara, però devo fare il tempo e comunicarlo subito a tutti i miei amici interattivi, perchè mi merito un bravo ed è da loro che lo voglio.
Anche le critiche sono spesso costruttive, se motivate ovviamente
nel video, renato zero quand'era maratoneta.....
hai messo tanta carne al fuoco...
RispondiEliminatutto dipende dagli obiettivi che uno si pone.
se si vuole gareggiare e bene (tu stesso ti sei posto obiettivi cronometrici), bisogna essere RAZIONALI e quindi fare l'allenamento giusto che ti permette di fare la gara in buone condizioni.
da ciò discende che in allenamento, se un giorno stai ultra bene, non devi fare il doppio di quello che dovresti fare (come a volte tu fai).
bisogna portare l'"istinto" a combaciare con la ragione... ma l'istinto non è vero istinto, essendo FINTO, cioè condizionato da molti fattori.
se seguissimo davvero l'istinto, smetteremmo di correre, mica abbiamo bisogno di correre appresso a una preda per non morire di fame!
alternativa: segui sempre l'"istinto", ma allora rinunci a massimizzare la prestazione.
in italia spesso i sistemi di allenamento dei campioni peccano di eccesso di durezza, non si vuol capire che se ci si sfonda sempre in allenamento poi si delude in gara.
quello che tu chiami "allenamento equivalente" è il tipo di elasticità ottimale: si mantiene la struttura della seduta ma si varia la velocità a seconda della situazione.
luciano er califfo.
Per quanto poco possa contare il mio parere di "novello" dico che personalmente punto tutto sulla gara.E quindi, se mi fido della validità di un allenamento,tendo a seguirlo alla lettera sia se mi propone (per assurdo) ripetute da 6' sia da 3.30 (stramazzando al suolo subito dopo). L'importante è che in gara faccia bella figura sia nei confronti di mè stesso sia degli altri.
RispondiEliminatroppe questioni e troppi dubbi ...... che io non mi faccio solitamente ( forse perchè non ho aspirazioni particolari) se non quella di correre, bene, divertendomi e magari ogni tanto migliorandomi...........
RispondiEliminaIo in allenamento,a parte le pochissime volte che faccio le ripetute in pista, uso sempre il cardio-frequenzimetro, così non sbaglio intensità ed evito di sovra-allenarmi quando sono fuori forma. Inoltre io non seguo tabelle di allenamento, a parte l'imposizione di fare 1-2 sedute la settimana di qualità(corto-veloce, ripetute e gare),a volte addirittura decido all'ultimo momento se andare in bici o fare la corsa a piedi. Comunque in allenamento, anche quando faccio le ripetute in pista, non vado MAI E POI MAI pù veloce che in gara. Ad esempio l'anno scorso,3 giorni prima dei 1500 metri, ho fatto 2x800 a ritmo 1500,che avrei dovuto fare in 2'40": il primo 800 l'ho fatto in 2'40" il secondo in 2'43". Quando ho gareggiato nei 1500 metri,di sabato, ho fatto 5'03". Il giorno dopo sono stato frazionista nella staffetta 4x400. Il mercoledì reduce da due giorni di riposo, a parte due nuotatine di 100-150 metri il lunedì al mare, ho fatto un GRANDE 1500 metri in 4'57"80. Il medio lo faccio attorno ai 5-5'15" al km. (io comunque abito in collina e mi alleno su sterrato) e il fondo lento a 6'-6'15" al km. MORALE DELLA FAVOLA SONO ESTREMAMENTE CONTRARIO AD ESTREMIZZARE GLI ALLENAMENTI, BISOGNA DARE TUTTO IN GARA! SBAGLIANO GLI ATLETI ITALIANI DI VERTICE AD ESTREMIZZARE GLI ALLENAMENTI, COPIAMO I CICLISTI
RispondiEliminacome ha detto Luciano hai messo tanta carne al fuoco. Molte questioni che hai toccato sono soggettive, altre dipendono anche dall'esperienza (chi corre da molti anni sa sicuramente gestirsi in modo migliore con i carichi di allenamento rispetto ad uno che ha iniziato da poco). Io tendo a considerare l'allenamento come dici tu "il vero percorso", ciò che ti mette in condizione di fare bene in una gara, dove poi le cose possono andare meno bene, ma che comunque nella maggior parte dei casi puoi replicare dandoti un'ulteriore possibilità.
RispondiEliminaDipende da cosa vuoi fare. Vuoi correre per "stare bene con te stesso e in pace col mondo"?? Allora corri a sensazione come ti pare, allenamento o gara. Se invece corri con fini agonistici, obbiettivi e la voglia di cercare i tuoi limiti è INDISPENSABILE la preparazione razionale di cui parla Luciano, che però va finalizzata nella gara. La gara è il palcoscenico fatto apposta per esprimersi al meglio, vuoi per i rivali, il pubblico o il pettorale addosso (furbetti esclusi ;-|). Però è lì che dai il meglio di te. Una gara si può anche sbagliare, ma chi fa il personale in allenamento, secondo me, è molto distante dai suoi limiti.
RispondiEliminaAvere un allenatore responsabilizza molto e dovrebbe dare una motivazione in + per impegnarsi a rispettare gli allenamenti. Strafare succede spesso, specie all'inizio; poi con un pò di esperienza ti accorgi che col passare delle settimane di carico non reggi + le consegne e impari a conoscerti e limitarti. Cali di rendimento sono inevitabili, ma resto convinto che per quanto sia bravo l'allenatore, ci sono (pochi) momenti in cui è l'atleta che deve sapere modificare l'allenamento, in base alle sensazioni, condizioni del tempo, ecc. Disciplina e buonsenso.
Io invece no: tutto il mio allenamento è finalizzato per poi trovarmi sotto un qualche striscione d'arrivo (munito del mio pettorale...), soddisfatto del tempo che sto per fare. So che questi sono gli anni buoni per tirare fuori qualcosa, poi, sicuramente, più avanti correrò assecondando il mio estro e allenandomi come più mi pare.
CIAO Stoppre!
Secondo me se hai ritmi "imposti" dalla tabella li devi rispettare anche perchè magari chi te li ha fatti ci ha studiato sopra e sono già molto vicini ai tuoi limiti ...se vai sotto rischi (infortuni in primis e poi deblacle in gara) ...
RispondiEliminaSe invece sei anarchico tutto è permesso :-))
Le tue domande sono davvero essenziali per correre bene.
RispondiEliminaPrima di tutto vanno chiariti gli obiettivi e tu lo fai in modo quantitativo : tot per la maratonina ,tot per la maratona,tot per i 10.000 .
In secondo luogo va costruita una strategia per raggiungerli.Storicamente, ed anche oggi, ci sono due fondamentali teorie - La prima afferma che " se non è un allenamento faticoso non serve a niente " e " per correre veloce devi sempre correre veloce"
La seconda ribalta radicalmente questa impostazione dicendo : "correre lenti per gareggiare veloci".
Non penso attraverso un post di poter essere esaustivo per cui mi limito a due semplici osservazioni :
1a Fondamentale per le distanze da Te scelte è disporre di un'elevata capacità aerobica che di costruisce correndo molti lunghi lenti.Non logorano nè stancano se ben eseguiti riuscendo con il tempo a farli a velocità sempre più alte
2a i tempi si fanno sapendosi spremere in gara piuttosto che in allenamento attingendo a quelle invisibile risorve che si sono accantonate con i mesi di serio lavoro
Risposta cazzara
RispondiEliminaPoche pippe, pensa a correre! :D
Risposta semi seria
Per quello che mi riguarda io sono arrivato a un punto che, o mi seguiva qualcun'altro o rimanevo a fare le mezze a 1:45 e i 10000 a 44min
Sopporto bene le lunghe distanze, per la maratona ho fatto sempre il fai da me con discreti risultati
Per le brevi...... bè, sinceramente nelle ultime settimane sto facendo tempi a me sconsciuti! Se rifacevo il fai da me, non credo li avrei fatti.
Soffro la sofferenza, e avere qualcuno che ti dice 'guarda che sta lavorando al 60%' conta tanto.
Altra risposta è sicuramente do meno in allenamento e mi spremo di più in gara
Ultima, scrivo il blog per
- far crescere la mia autostima con i vostri commenti generosi
- migliorarmi con le vostre critiche
- ridere con le vostre minchiate!!!!
:)
Non forzo in allenamento e neanche in gara....ah ah ah....
RispondiEliminacomunque riesco ad ascoltare il mio corpo (odio il cardio...).
Con er califfo, sei in buone mani ! (leccatina di culo)....ah ah ah....
califfo : e ce o'so... tu già inizi a " conoscermi ", quando ( perchè accadrà ), ci conosceremo di persona, capirai che sono proprio come mi descrivo..anche io inizio a conoscermi. se solo mi ricordassi di alcuni buchi tra i 24 e 32 anni, che cazzo è successo ? moh :-))
RispondiEliminapatty : ci credo poco :-)), tutti sperano e cercano di migliorarsi.
sono ancora giovane per correre solo per la salute, quello lo farò verso i 60 anni, ma prima voglio dare il meglio !! :-))
paolo : da domani inizio anch'io col cardio.
sono sicuro che per rispettare le % di fc del mio cuore, rispetto alla corsa a sensazione, dovrò rallentare il lento di qualche sec. ( forse decina ).
paolo cibulo : l'ottimismo fa parte della vita.. è una filosofia che mi piace, tranne quando sono giù di tono.
michele : forse hai già letto qualcosa di me, se no te lo dico ( non per vanto ), i iei tempi attuali sono questi :
MARATONA 2008 : 3.15 ( prima e unica, dopo 7 mesi di allenamneto con molti errori e 1 solo lungo vero di 30 km ) sono scoppiato dal 30° in poi e negli ultimi 12 km ho avuto medie superiori a 5'/km
MEZZA MARATONA : novembre 2009, 1.27.46 su percorso abbastanza muscolare ( strambino )
10 MILA : dicembre 2009, 39.11 ( tuttadritta)
penso che organizzando e finalizzando al meglio gli allenamneti, potrò raggiungere i miei obbiettivi, in ogni caso, penso di poter già vantare dei discreti successi.
io sono nessuno, ma quanti al mondo riescono a farlo ? figurati quelli che vanno a 3.15 e sono amatori....
lucky : e lo so, pensa che luciano mi aveva detto di fare 8x500 3.55 e rec. 500 a 4.30, ne ho fatte 2 e sono scoppiato, tornando a casa a 5.30... poi 6 x 1000 rec. 3' a 4.30, io ho fatto 4.15 di media e 5 di rec., poi 4 x 2000 rec. 3 + 100 veloce e anche li medie di 4.20 con mille a 4.10... praticamente una chiavica, pensare che pensavo di mangiarmeli quei tempi..
RispondiEliminalui però non aveva capito che le mie zone sono pseudo collinari e un rettilineo in piano per più di 500m è un'utopia.
se avessi tenuto in considerazione gli allenamenti, la tuttadritta, avrei dovuto chiuderla in 41.40, invece ho fatto 40.00.60 (real time ) e 39.53 da garmin.
master :io metterei al primo posto, RIDERE PER LE MINCHIATE, a volte la mia compagna mi guarda, e dice ma che ti ridi ?? poi le faccio vedere i commenti o i vostri post e ride anche lei....
comunque allenandoci da soli, continuiamo a privilegiare ciò che ci riesce meglio, tralasciando quello che ci potrebbe far soffrire un po ,soprattutto all'inizio ma, migliorare di brutto dopo.
non ho tempo di pensare a tabelle, devo correre io, per questo mi affido al migliore ( controleccatina di culo ) :-))
se avessi tenuto in considerazione gli allenamenti, la tuttadritta, avrei dovuto chiuderla in 41.40, invece ho fatto 40.00.60 (real time ) e 39.53 da garmin.
pietro : diciamo che io devo raffinarmi, per ora sono stato un po un troglodita della corsa, pur con qualche mediocre risultato.
la teoria che dici tu, è anche quella di jeff galloway, che fa preparrare maratone inserendo sedute di camminate, però quello può essere valido per chi di sport non abbia mai masticato niente ed inizia ora. per chi come me si pone l'obiettivo di passare dal mediocre al discreto-buono, serve qualche strategia scientifica e valida, studiata su misura.
diego : no, infatti, in allenamneto ti fai una maratona in 2.57..ma vafffffffffff.
oh, andiamo a sta birreria con pimpe e furio ?
Io corro domani una gara breve e spero di stare sui 3'15". Mio papà, invece, fino a 50 anni riusciva a correre la maratona sotto le 3 ore e siamo sempre signori nessuno. Non ho capito quello che vuoi dire con i tuoi "discreti successi", ma ciò non toglie che a qualsiasi livello si parli lo scopo dell'agonismo sia il raggiungimento dei propri limiti. Mic
RispondiEliminamic : discreti successi per me vuol dire aver ottenuto dei discreti risultati per le mie potenzialità o per come mi sono allenato finora, ma con me stesso, non in una teorica classifica.credo di non aver ancora avvicinato i miei limiti, o almeno voglio crederci :-))
RispondiEliminachiaramente è nulla di eccezionale, se raffrontato a te e soprattutto a tuo papà ( tanto di cappello )o ad altri asignori atleti.
mi piace molto l'idea di portare il proprio fisico al max che può arrivare, è un grosso stimolo.