mercoledì 27 luglio 2011

VORREI AVER SCRITTO QUESTA LETTERA PER TUTTI VOI..

In giardino il ciliegio è fiorito agli scoppi del nuovo sole,
il quartiere si è presto riempito di neve di pioppi e di parole.
All' una in punto si sente il suono acciottolante che fanno i piatti,
le TV son un rombo di tuono per l' indifferenza scostante dei gatti;
come vedi tutto è normale in questa inutile sarabanda,
ma nell' intreccio di vita uguale soffia il libeccio di una domanda,
punge il rovaio d' un dubbio eterno, un formicaio di cose andate,
di chi aspetta sempre l' inverno per desiderare una nuova estate...

Son tornate a sbocciare le strade, ideali ricami del mondo,
ci girano tronfie la figlia e la madre nel viso uguali e nel culo tondo,
in testa identiche, senza storia, sfidando tutto, senza confini,
frantumano un attimo quella boria grida di rondini e ragazzini;
come vedi tutto è consueto in questo ingorgo di vita e morte,
ma mi rattristo, io sono lieto di questa pista di voglia e sorte,
di questa rete troppo smagliata, di queste mete lì da sognare,
di questa sete mai appagata, di chi starnazza e non vuol volare...

Appassiscono piano le rose, spuntano a grappi i frutti del melo,
le nuvole in alto van silenziose negli strappi cobalto del cielo.
Io sdraiato sull' erba verde fantastico piano sul mio passato,
ma l' età all' improvviso disperde quel che credevo e non sono stato;
come senti tutto va liscio in questo mondo senza patemi,
in questa vista presa di striscio, di svolgimento corretto ai temi,
dei miei entusiasmi durati poco, dei tanti chiasmi filosofanti,
di storie tragiche nate per gioco, troppo vicine o troppo distanti...

Ma il tempo, il tempo chi me lo rende? Chi mi dà indietro quelle stagioni
di vetro e sabbia, chi mi riprende la rabbia e il gesto, donne e canzoni,
gli amici persi, i libri mangiati, la gioia piana degli appetiti,
l' arsura sana degli assetati, la fede cieca in poveri miti?
Come vedi tutto è usuale, solo che il tempo stringe la borsa
e c'è il sospetto che sia triviale l' affanno e l' ansimo dopo una corsa,
l' ansia volgare del giorno dopo, la fine triste della partita,
il lento scorrere senza uno scopo di questa cosa... che chiami... vita...


le giuste parole però le ha trovate prima lui


domenica 24 luglio 2011

LA MIA PRIMA BIELLA-OROPA

Va bene, lo ammetto, non ero mai stato ad Oropa e quindi quale miglior occasione per unire cultura e sport se non, la gara podistica Biella-Oropa?!
Qualche settimana fa, io e Gianluigi ci eravamo amichevolmente "sfidati" in questa corsa, tanto bella quanto dura, 12 km di salita continua con pendenze fino al 13%, anche se con brevi tratti di ripresa in falso piano e brevissime discese.
Rispetto alla Giaveno-Aquila che corsi oltre un mese fa, oggi ho faticato nettamente di più, ma altrettanto mi sono divertito( in alcuni tratti non tanto...).
Credo che le gare più belle,allenanti e mozzafiato, bisogna davvero andarsele a cercare, noi canavesani spesso ci fossilizziamo sul nostro campionatino, privandoci di competizioni è vero, magari un po più fuori mano, però molto più suggestive e spettacolari, nonchè nuove...
La mia gara è stata caratterizzata da un inizio affaticato fino ai 7 km in cui ho pensato diverse volte di saltare, invece la testa mi faceva andare avanti con domande tipo: " sei al limte? come arrivi ad oropa dove ti stanno aspettando? per quanto dovrai sentire le battutine dei tuoi "amici" etc.. quindi ho continuato a testa bassa e miracolosamente, dopo l'8° km, ho iniziato a recuperare su molti atleti, anche se alternavo alla corsa, brevi tratti di camminata veloce.
Arrivo al traguardo, secondo il mio gps in 1 ora 7' 57'', invece secondo il real time 1 ora 08' e rotti.
Buona l'organizzazione, con un'ottimo ristoro finale, unica pecca ma inevitabile, la non chiusura al traffico della strada che ci ha costretti a zigzagare tra le auto che comunque procedevano a passo d'uomo(non di runner).
Lo spettacolo del santuario è mozzafiato, da non crederci.
La serata termina ovviamente con una cenetta per pochi eletti in una trattoria locale.

venerdì 8 luglio 2011

CARI AMORI MIEI (.. e poi chiedetemi perchè corro)

 
















che dire, se dovessi scegliere e comunque, senza grossi dubbi, questi sarebbero i miei cibi e bevande che preferirei. Molti diranno che non ho per niente gusto, posso capirlo, quando ho fame però(quindi sempre), normalmente queste sono le cose che mi fanno davvero sbavare, e ora ditemi che non condividete.....


domenica 3 luglio 2011

STOPPRE ALLA GIAVENO-AQUILA, IL VIDEO DICE TUTTO...



Giornata strana quella di oggi, la maggior parte degli atleti(o presunti tali..) della podistica leinì, si è recata alla corri a corio, mentre solo io e Cristina, abbiamo optato per la giaveno(506 m slm)-aquila(1260m slm), gara di salita continua ma molto suggestiva.
Il suddetto percorso, l'ho praticato decine di volte in bici, lo conoscevo a memoria e quindi l'idea di correrlo, mi stimolava particolarmente, inoltre la sola salita, anziche la lunga discesa di corio, la trovavo nettamente meno traumatica e più allenante.
Devo dire che in questo periodo, la salita mi viene abbastanza facile e, nonostante il mio peso di 76 kg, vado su  abbastanza bene a dispetto di gente più magra di me, anche se meno  muscolosa e carismatica :-))
Fin dall'inizio ho impostato un ritmo impegnato ma sostenibile, tenendo presente che dopo i primi 2 km di falsopiano, avrei visto solo salita per 9,1 km...
Dopo i primi 3 km, si stilano già più o meno i piazzamenti finali, infatti qualcuno partito alla garibaldina, ci lascia subito le penne, io e Cristina viaggiamo più o meno di pari passo, impegnati ma non stremati.
Dall'ottavo km e mezzo inizia la parte più dura, infatti la salita che finora era stata intorno al 7-8% di media, dopo la famosa fontanella amata dai ciclisti(dove 6 anni fa mi ribarono per mia coglionaggine un paio di occhiali da 100 euro), si inclina di colpo oltre il 10% .
Da li in poi inizio ad alternare corsetta a camminata veloce e nonostante ciò vedo un recupero sugli amici davanti, quindi continuo così.
Ad 1 km circa dall'arrivo, non avendo più inseguitori ne inseguiti a stimolarmi, rallento un pelo ed aspetto Cristina con l'obbiettivo di finire insieme, anche se pure per lei non vi erano particolari motivazioni ad aumentare, se non d'orgoglio(ne).
Concludiamo insieme la gara in circa 1 ora,5' e 30'' per 11100 metri di salita tosta.
Soddisfatti ed entrambi premiati di categoria.
Comunque se posso farmene un vanto, in salita, cinghiali che vanno come me ne vedo pochi!!!