sabato 27 ottobre 2012

E DI QUESTA CHE MI DITE ? :-))



In mezzo a tanti partenti che sono “pronti partenza via”
mi son promesso anch' io di correre domenica
con canottiera acrilica e sciatalgia
La folla segue l'evento in strada ai lati o sopra il guard-rail
l'incitamento col megafono un po' scarico dà un' emozione che non ho provato mai
Conto le ambulanze che passano
chi si è immaginato al traguardo si è già spompato
Conto le auto in panne al semaforo
e le facce scure nei vetri di uno scortato
Mentalmente faccio un bel calcolo, si modifica lungo il percorso nel risultato
come un discorso improvvisato
C'è chi è in salita e non suda e chi al contrario non smette mai
chi per 42 chilometri persevera a ripassare gli alibi dei troppi guai
C'è chi è in vantaggio e ti aiuta e quando inciampi rallenta un po'
ci sono quelli che ti spingono sul lastrico, gli amici che ti fregano al telefono
Conto le ambulanze che passano
chi si è immaginato al traguardo si è impantanato
Conto le auto in panne al semaforo
e le facce scure nei vetri di uno scortato
Mentalmente faccio un bel calcolo, si modifica lungo il percorso nel risultato
come un discorso
Complimenti al quarto in classifica il maratoneta in ritardo, povero atleta
con i piedi in fiamme e la dignità
di arrivare senza medaglia all'ultima meta
Complimenti in quanto significa che è possibile credere ancora a una vittoria senza corona

martedì 23 ottobre 2012

LE SENSAZIONi CHE TI ASSALGONO DOPO L'ESTREMO...

Dopo qualche anno inizio a conoscerle bene, molti allenatori anche famosi, le sconsiderano e trascurano, altri invece sottolineano il fatto di starci molto attenti.
Sono le inaspettate sensazioni che ti senti addosso dopo una gara o un allenamento anche molto duro, la cosiddetta "sindrome dell' invincibilità(vedi Pizzolato)", quella reazione organica che nei primi giorni dopo questi sforzi anche estremi, ti fa' sentire apparentemente in buono stato fisico e che potrebbe farti continuare a correre bene e forte per qualche giorno, facendoti pensare di essere un supereroe.
Di solito è causata da una compensazione ormonale e biochimica allo sforzo, una sorta di super compensazione al fine di non farci sentire "distrutti" dopo un'importante prestazione.
In pratica è come se ci fossimo presi degli stimolanti naturali, anche se poi i nostri muscoli e tendini hanno subito tutte le "giuste" lesioni relative al tipo di sforzo, ma che al momento non percepiamo.
Nel giro di qualche giorno, questa sindrome svanisce e se nel frattempo ne avremo approfittato, ne pagheremo le conseguenza a breve, medio e se sfigati, anche a lungo termine(tendiniti, lesioni muscolari, anemia, contratture, depressione, etc..).
Di super uomini nella corsa non ne ho ancora conosciuti e l'abuso purtroppo si paga sempre.
Le fibre muscolari, i tendini, le ossa, il sangue sono più o meno uguali in tutti gli uomini, nel runner sono solitamnete più allenati e forti, però dopo uno sforzo estremo, al limite del proprio stato di forma, possono diventare addirittura più deboli, ecco il perchè di alcuni infortuni causati da negligenza e overtraining.
Anche in questo caso non vi pongo stime o dati da statista, però vi posso assicurare che esiste, poi chiamatela come volete.
Personalmente posso dirvi che oggi(come in altri casi), dopo i 35 km corsi ieri, stavo benissimo e la voglia di correre c'era eccome, forse avrei potuto correre tranquillamente un defaticante, però sapevo che se fossi uscito, mi sarei fatto tirare dalle sensazioni e avrei esagerato, rovinando probabilmente un periodo, 35 km sono notevoli e non può essere che il mio apparato locomotore stia bene il giorno dopo, è una farsa, vuole fottermi!!!

Non mi fotti più....



domenica 21 ottobre 2012

LUNGHISSIMO DA 35 KM...ANDATO

Primo lunghissimo in allenamento da 35 km portato a termine, in passato avevo sempre fallito o non ci avevo neanche provato.
Ma come è andato? posso dire che è venuta fuori chiaramente, nonostante le mie aspirazioni, la non o non ancora tolleranza alla maratona, o forse ho sbagliato più semplicemente qualcosa.
Poca importanza ha, alla fine sono riuscito a portare a termine il chilometraggio a 4.54/km di media, crollando negli ultimi 7 km in maniera netta, anzi diciamo che oltre al fisiologico calo fisico, sono iniziati quelle mmerde di crampi, che alla fine per poter finire il lavoro, mi hanno costretto a correre come se fossi sulle uova, ed onestamente mi è venuta voglia di mollare al 30 km, poi ho detto no, "l'ho detto e adesso lo faccio, altrimenti non dovevo neanche pensarlo"(Valerio Bertoglio).
E' venuto fuori lo spirito trail e anche il passo era consono alla specialista con tutti gli ultimi 6 km, abbondantemente sopra i 5', con 2 km corsi addirittura a 5.34...
Gli errori o meglio l'errore che forse poteva cambiare qualcosa, è stato il bere pochissimo, stupido io che non mi sono organizzato bene e ho sorseggiato si e no 200 cc di acqua, perdendo a fine allenamento un totale di 4 litri di liquidi, praticamente semi-mummificato.
Scherzi a parte, il 18 novembre, se vorrò tagliare il traguardo, dovrò stare attentissimo a predispormi magari delle borracce personalizzate con acqua e sali, bevendo sempre, mantenendo un ritmo giusto che ora come ora credo che sia sui 4.45-50km.
Per il resto si prosegue.

mercoledì 17 ottobre 2012

3 x 5000 A RITMO MARATONA

Manca ormai solo 1 mese alla Turin marathon e il carico di lavoro inizia a spostarsi sulla rifinitura, sul ritmo maratona, cercare ormai chissà quali miracolosi miglioramenti è inutile, ora bisogna solo mantenere il ritmo che si è riusciti bene o male ad inquadrare e tenerlo il più possibile con ancora 2 max 3 lunghissimi.
La mia sensazione attuale è di essere al limite dei 195 minuti, però dovrebbe girare tutto bene e sperare in una giornata non troppo calda, anzi più fredda sarà e meno suderò, evitando magari lancinanti crampi che dopo i 30 km sono il mio incubo peggiore.
Le sensazioni nel lunghissimo sono state fino ad ora buone, però sabato o domenica proverò il test più importante, quello dei 35 km, dove vorrei tenere un ritmo prossimo a quello che proverò a mentenere in gara, l'ideale sarebbe 4.35 ma la vedo dura, comunque ci proverò.
Il primo reale obiettivo sarà comunque di portarli a termine e li forse capirò a cosa posso davvero aspirare. Per un atleta longilineo, basterebbe correre alche al 5-10% in meno del ritmo gara, ma per i "bestiun" come me, portarsi a spasso 78-79 kg(anche 76 netti dopo i lunghi, con perdita di liquidi di oltre 3 litri) per 42 km, necessità di lunghi a ritmo gara che dopo i 25-30 km, potrebbero diminuire drasticamente.
Questa mattina ho eseguito un lavoro abbastanza impegnativo a livello mentale, 3 x 5mila con rec. 1000 e devo dire che mantenendo un ritmo medio di 4.31/km per le ripetute e 4.54/km per i recuperi, ho avuto delle buone sensazioni, anche perchè i secondi 5 mila erano sfavorevoli.
Comunque, comunque andrà sarà un successo e correre i lunghi mi piace sempre di più, le sensazioni mi rimangono dentro per giorni.

lunedì 15 ottobre 2012

PEDANA INSTABILE, ESERCIZIO RELATIVAMENTE SEMPLICE MA ECCEZIONALE

Siamo ormai tutti d'accordo che il potenziomento dello sportivo agonista è fondamentale, ogni tipo di studi ha evidenziato l'importanta della solidità della muscolatura della schiena, nonchè del CORE, ovvero tutto la zona che comprende retto addominale, obliqui, trasverso e lombari, poi a seconda dello sport praticato, si potenzieranno maggiormente le braccia, le spalle, i pettorali anzichè i quadricipiti. Fermo restando che io credo che in fondo tutti i muscoli vadano sollecitatiti di tanto in tanto, per quanto riguarda il runner in particolare, esiste un esercizio che ritengo ottimale sia per il potenziamento, che per la stabilità delle articolazione della caviglia e del ginocchio, nonchè il lavoro di alcuni muscoli profondi altrimenti consapevolmente inallenabili, come i peronei e i tibiali anteriore e posteriore.
Come detto sopra invece, gli stabilizzatori del ginocchio, sono allenabili anche con pesi, macchine o a carico naturale, comunque dopo un infortunio o un intervento chirurgico ad esempio di ricostruzione del crociato, la pedana instabile è fondamentale per ritrovare l'equilibrio e la forza di tutto il compartimento in modo armonico, stimolando la propiocettività e l'equilibrio.
Sono convinto che se eseguito con costanza(all'inizio molto difficile, poi si migliora..), questo esercizio sia un toccasana per i muscoli profondi di piedi, gambe(si intende la porzione compresa tra ginocchio e collo del piede) e relative articolazioni e senza promettere nulla, perchè poi dipende anche dal modo di allenarsi ovviamente, possa prevenire e a volte aiutare nella ripresa, sindromi quali fasciti plantari, caviglie deboli, in parte diminuzione delle iperpronazioni o supinazioni e anche infiammazioni del ginocchio.
Sia chiaro che questo non è un articolo medico, ne scientifico.
Questo è un blog di un podista amatore, che però ha provato su se stesso "l'attrezzo" e che continua ad utilizzarlo, però appena si è manifestato un piccolo problema delle zone suddette, la pedana instabile mi ha sempre aiutato.
Addirittura, anche stando in equilibrio su una gamba, direttamente sul pavimento e piede nudo(fondamentale essere sempre scalzi ovviamente), si può ottenere in parte del beneficio.
Occhio però a non farlo sempre, altrimenti potrebbe dare infiammazioni anzichè benefici, la moderazione è d'obbligo, 3 volte a settimana fatte bene, sono più che sufficienti.
Sono convinto che possa prevenire anche le infiammazioni del tendine d'achille.
Ripeto, questo sono solo mie convinzioni..... nessun dato scientifico e nessuna statistica fatta.

sabato 13 ottobre 2012

NON FACCIO ABUSO DI ALCOL, E' LUI CHE ABUSA DI ME(CIT.)

Che vi devo dire, mi piace farmi qualche birra e bere un po' di vino, a volte esagero e ne sono consapevole, prima in senso salutistico e poi atletico.
La dose massima giornalera ammessa  è di 50 gr, ovvero circa 1/2 litro di vino oppure 1 litrozzo di birra, dose comunque già importante, 20 gr è invece la dose tollerata, più o meno 1/4 di vino o 1/2 litro di birra.
Poi la differenza sta nel fatto della ripartizione giornaliera, cambia bere 1/4 di vino a pranzo e 1 alla sera anzichè in un sol colpo!
Normalmente però, vuoi per motivi lavorativi o di allenamento sportivo, queste quantità vengono rimandate alla sera.
Scandaloso per i ligi e astemi, comprensibile per quelli che si trattano come e "meglio" di me.
Se faccio un veloce calcolo annuale, su 365 giorni all'anno, mi astengo completamente dall'alcol....ehm...mai, o almeno non me ne ricordo, probabilmente perchè avevo bevuto.
Anche il giorno prima delle gare importanti non  mi astengo completamente, ed 1 paio di bicchieri mi scappano sempre. Non bevo quasi mai superalcolici, però preferisco non comprarli poichè essendo un vizioso, il rhum mi piace molto, quindi meglio evitare e tenerlo nel caso un giorno ne avessi bisogno....come chi usa il lorazepam per l'insonnia.
Ovviamente l'ultima cosa che ho detto è una cazzata, però il resto è vero.
A volte a cena e in compagnia esagero, a volte esagero anche da solo, comunque credo di non essere ancora un alcolizzato, e soprattutto di non esserne dipendente, il mio è un piacere e non un bisogno, anche se in passato, non nego di essermi stordito per non pensare troppo.
Da giovanissimo ero astemio e solo verso i 25 anni ho iniziato a bere qualcosina, ma mai esagerando.
Mi preoccupano i giovani che iniziano ad ubriacarsi in giovanissima età, e le conseguenze purtroppo le vediamo sui tg, io a 16 anni mi ubriacavo di calcio, palestra, donne poche(perchè ero coglione..).
E voi che alzate il sopraciglio, pensate di essere dei puri?? :-))

Tanto bisogna essere sempre veri, inutile fingere il perbenismo totale...



martedì 9 ottobre 2012

IL CUORE UN PAR DE CAZZI, E' LA TESTA CHE CONTA!

Troppe volte l'ho sentito dire, e troppe volte mi sono reso conto che puoi avere qualunque motivazione, pensare a qualsiasi cosa, commuoverti per articoli letti o video visti inerenti alla corsa o ad imprese epiche, ma alla fine se non c'è realmente la testa, ovvero quella motivazione che nasce da dentro, poi ragionata e razionalizzata, puoi fare qualsiasi cosa che tanto non ti smuoverai da li, e paradossalmente se ti frega la testa, molli in qualsiasi momento, sia in allenamneto che in gara, anche se poi è tanto bello sentirsi dire che devi avere cuore.
Io penso e sono affascinato dalla corsa mentale, poi forse e di conseguenza il cuore se ne rallegrerà e sarà sicuramente di supporto, ma dopo.

Anche se poi in medicina, il cervello senza cuore resiste circa 5 minuti, il cuore senza cervello invece bisogna spegnerlo "staccando una spina", quindi solo una questione meccanica.. :-))

O forse è un equilibrio di entrambi?!

domenica 7 ottobre 2012

4+23, UN ALTRO LUNGO PER ME!

Ostica la tabella che ho deciso di seguire, pochi lavori ma tosti e ovviamente i lunghi da ora in poi non mancheranno mai nel week end.
Oggi il programma prevedeva 4 km di riscaldamento e 25 al teorico ritmo che dovrei/dovrò tenere in maratona.
Questa volta io e Gianluigi(nettamente più veloce di me normalmente, ora però acciaccato), decidiamo di percorrere un anello di circa 18 km su asfalto tra leini e san francesco al campo, abbastanza duro all'inizio poichè in salita leggera, per poi spianare e scendere, caratteristiche che più aumenta la velocità e più si percepiscono.
Inizio tranquillo, però le gambe girano discretamente, il fiato invece ci mette un po' di più a stabilizzarsi.
Finiamo i 4 km di riscaldamento alla media di 5.03, cacatina in un fosso e partenza a sto cavolo di ritmo.
Fiato ancora un po' su, però sento le gambe idonee al lavoro, quindi spingo rimanendo comunque sul valore che credo di avere attualmente.
Dopo 8 km più duri corsi comunque sui 4.40/km, il percorso cambia e le gambe possono esprimersi al meglio, infatti esagero, correndo per 6 km intorno ai 4.26/27, poi alla fine del giro, Gianlu mi lascia solo e li riprende la leggera salita che mi stronca un po', continuo per 4 km sui 4.45 per poi tornare indietro leggermente più veloce ma non di molto, sono molto stanco e arrivato alla macchina decido di terminare a 23 km con una media di 4.39/km.
Complessivamente ne ho corsi 27 quindi, va più che bene, la prossima c'è ne sono 35 da fare, anche se di fartlek, in cui vorrei sparare un buon ritmo... vedremo.

venerdì 5 ottobre 2012

3 x 3000 rec. 1000

Continua la preparazione ed inizia a sentirsi un po' di fatica, infatti oggi già dal mattino mi sentivo spossato, vuoi perchè mi sia alzato alle 5.25, così come ieri, vuoi perchè i 96 km corsi la scorsa settimana, compreso il lunghissimo da 30, qualche segno hanno probabilmente lasciato.
Non cito ciò come scusante, bensì come pura cronaca, in primis per me stesso se rileggerò questo periodo di preparazione, e in secondo luogo per chi avrà voglia di leggere di allenamenti di un amatore, e magari trarne qualche spunto, come ho già fatto io a mia volta, ma solo la parte buona(se c'è..) neeeeee.
In realtà non corro tantissimo come numero di giorni, solitamente 4, e quando c'è, il 5° è di purò cazzeggio, facendo andare le gambe a sensazione come vogliono loro almeno in 2 di questi, però negli altri 3, si lavora!!!
Dopo i 30 km di sabato, domenica ho fatto 7 km scarsi defaticanti, quasi tenendomi(sindrome dell'onnipotenza..), andando a funghi nel pomeriggio con scarso successo.
Lunes ho riposato in palestra, mentre martes, col gruppo degli "sfigatos" capitanato da me, abbiamo fatto 15 km abbondanti, di cui gli ultimi 7 favorevoli a 4.10 di media, ieri invece riposo.
Oggi è stato il giorno delle ripetute, come si evince dal titolo, erano i 3mila metri a farla da protagonista.
Dopo un riscaldamento di 4 km esatti, siamo partiti in gruppo, per poi andare ognuno al proprio ritmo, trovandosi poi magari nei recuperi.
Ho scherzosamente detto "sfigatos" proprio per questo, siamo tutti ad un livello diverso che non ci permette di stare in gruppo nei lavori, anche se poi anche il solo sapere di poter contare sul compagno a poche decine di metri in caso di bisogno e ormai al buio pesto, infonde sicurezza, siamo nel canavese e in mezzo ai lupi e cinghiali, mica a torino centro! :-))
L'unico sul mio passo, detto "l'uomo del passato", latita e si spaventa, facendo fare da porta voce alla moglie..... se questo è un uomo? :DD
Comunque oggi le ripetute le ho patite un po' di più delle ultime 3 settimane, ho chiuso i 3 mila alla media di 4.11 con il rec. sul km a 5.06.
Domani farò un'oretta di lento e poi domenica lungo da 25 a ritmo gara + riscaldamento, il defa vedremo.

Occhio al runner nel video



mercoledì 3 ottobre 2012

CURIOSITA' NON SPONSORIZZATA

Ultimamente mi sto allenando con scarpe brooks e devo dire che forse sono le più adatte al mio tipo di corsa.
Per le corse lunghe e lente e qualche progressivo o collinare, i miei piedi calzano le GLIYCERIN 9, che trovo estremamente reattive e comode, anche se ho dovuto correrci 2/3 volte prima di abituarmici, ed il nome possa ricordare delle famose supposte... inoltre sono le uniche scarpe che consume in maniera quasi simmetrica, mentre per tutte le altre, la sx era nettamente più consumata sull'esterno.
Per i lavori veloci invece, ho scoperto delle scarpe fantastiche, comode come pantofole ed eccezionali per reattività e protezione(meglio di quelle che in assoluto avevo trovato fin ora, le mizuno aero), sono le minimaliste PUREFLOW, considerate però A3 pur avendo un peso nettamente sotto i 270 gr, in questo caso infatti, si considera infatti il grado di protezione.
Penso che correrò la maratona con le seconde.
Delle scarpe che ho utilizzato in passato invece, boccio in pieno le nike e le adidas, salvo le mizuno e le asics, anche se a mio avviso sono troppo dure e fanno lavorare poco il piede.

la lealtà e solitudine del maratoneta....

lunedì 1 ottobre 2012

PRIMO LUNGHISSIMO DA 30 KM

Forse, e ripeto forse, questa volta potrebbe essere davvero la volta buona, infatti il primo lunghissimo da 30 km, è andato per fortuna bene.
Lo scenario è quello del parco regionale della mandria di torino, terreno in buona parte sterrato anche se ben battuto, con diversi cambi di pendenza significativi.
I protagonisti sono 6, oltre a me e Stopprina, ci sono Enrico, Daniela, Cristina e Vitaliano, alla fine però ognuno, come credo sia giusto, correrà per la maggior parte del tempo da solo, al proprio ritmo e senza lepre, lavorando meglio sulla tenuta mentale oltre che sulla resistenza fisica, o viceversa.
Come primo lungo, ho trovato molto positivo correre con un sistema variato, iniziando con 3 km di riscaldamento a 5.20(inclusi nei 30), seguiti da 5 km al teorico ritmo maratona(che non conoscevo, e ora forse..) intorno ai 4.35, seguiti da altri 3 a ritmo lento che tenevo comunque di poco sotto i 5', e quindi da altri km a ritmo maratona di 4, 3, 2, e 1 km.
Mi sono fermato a bere 2 volte alla fontanelle senza fermare il cronometro, e prendendo 2 gel, il primo al 14° km e il secondo al 23°.
Sensazioni ottime dal 10° km al 20°, dove mi sono perfino dovuto frenare leggermente per paura di non finire i trenta(conoscendo i miei precedenti degli scorsi anni), tenendo bene fino al 25°, e faticando un po' di più fino alla fine dell'allenamento, dove però ho chiuso l'ultimo km a 4.43.
Ho chiuso ad una media di 4.49/km, sicuramente stanchino, ma non sdraiato, e potendo continuare anche se con sicura scadenza del ritmo, ancora per qualche altro km, quindi sono soddisfatto per la media e le condizioni fisiche generali.
Se consideriamo che correre su terreno naturale e nervoso, riduce leggermente la velocità media, va ancora meglio!
E' stato un bel viaggio e come sempre, ripensare alle sensazioni provate è quasi romantico, una lotta fisica e mentale, un susseguirsi di molti pensieri più che emozioni che nelle lunghe distanze sono innumerevoli, alcuni positivi, altri tentatori da spostare subito nel cestino, eliminati dall'antivirus naturale che ogni buon fondista deve installare al fine di non rovinare il "programma", entrando nella classica e bellissima sensazione della trans agonistica.
Devo ricordarmi della fortuna che ho nel poter fare una cosa del genere, indipendentemente dall'obiettivo agonistico prefissatomi, è il viaggio che conta, il tempo prima o poi lo si farà, ma se ci perdiamo le esperienze vissute durante la strada percorsa,  arrivare alla metà senza averci capito nulla, sarà stato vano perchè non saremo cresciuti, neanche con un nuovo personale...
In fondo la vita è una maratona, a volte un'ultra, non di certo una 10 km, la si odia, la si ama, la si rinnega, ci si torna, ma in fondo ciò che conta è dosare l'energia per correrla tutta nel miglior modo possibile e senza farsi troppo male, se si esagerà si pagherà il conto, se ci arriva impreparati si pagherà il conto, se si usano "scorciatoie" si  pagherà il conto e purtroppo, anche se si è sfigati, si pagherà il conto.
Ora non voglio certo dire che chi non corre una maratona non possa capire la vita, ma al contrario però, chi la corre, se riesce a coglierne la filosofia, può capire meglio altro.
Forse un giorno capirò anch'io....