mercoledì 12 giugno 2013

INUTILE FINGERE, TANTO SEI COSI' E BASTA, MA VA MOLTO BENE!!

Se per 9 mesi all'anno di alleni a muzzo, o per meglio dire alla katzen, questo fa di te un katzen runner, anche se per 3 mesi scarsi su 12, riesci a seguire un programma degno di tale nome, indipendentemente che ti porti o meno ad un risultano almeno discreto; ma ne siamo sicuri??
Altre volte mi consolo relazionandomi al resto della gente sedentaria, che quando gli racconti ciò che fai, ti riempie di orgoglio(ne), paragonandoti quasi ad un superman, anche se sappiamo bene di non aver fatto nulla di speciale.
Ma siamo sicuri di non star facendo davvero qualcosa di eccezionale?
pensiamo bene a quando abbiamo iniziato, quando già correre per un km di fila sembrava impossibile, chi in sovrappeso, chi fumava, diabetici, depressi, ansiosi, sminchiati etc. etc.
Per chi ha fatto sempre sport, la fatica dell'allenamento è quasi normale, ma per chi come la maggior parte ha iniziato quasi da sedentario, magari dopo i 30, 40 e anche 50 anni, ogni km corso in più, ogni kg perso, ogni mm di mercurio in meno sulla pressione arteriosa, deve assolutamente essere catalogato come FANTASTICO!
Spesso ce ne dimentichiamo, presi dal crono e dal malato agonismo, sputiamo sopra ad una gara corsa 1 minuto in meno dell'anno precedente, signori, ma siamo fuori???
continuiamo ad esaltarci per le imprese di keniani, ucraini, etiopi, tutta gente fuori anni luce dalla nostra portata, senza quasi valorizzare la fortuna che abbiamo di poter correre o fare un altro sport che ci piace, anche per una sola ora al giorno.
Lavoro, famiglia, riposo, inserire anche i nostri allenamenti in tutto questo, deve essere considerato un miracolo, una grandissima fortuna, qualcosa di incredibilmente speciale, e affanculo i fenomeni che lottano solo con se stessi.
Dei grandi atleti noi vediamo solo la prestazione, ma dietro, ne sono sicuro, ci sono anche storie molto tristi e, frasi come "io corro per rivincita", non mi convincono più.
Se poi viene anche un buon risultato, allora sarà ancora più piacevole, ma non dimentichiamo da dove siamo partiti e qual era il primo obiettivo, sarà lo stimolo per non smettere..


Bisogna anche avere fortuna, ma la costanza è fondamentale