martedì 24 gennaio 2012

MINDFULLNESS, INCONSAPEVOLMENTE NE FACCIO SPESSO USO..

Non perchè sia un genio o un guru anzi, però nella vita, come in qella di chiunque altro, capitano dei momenti in cui per superarli devi usare la testa(intesa come mente)e la razionalità delle cose. Ora essendo agnostico, non so se sia stato Budda o meno ad usare per primo la testa in questo modo, però lo trovo un bel modo di vivere, ovvero per quello che sono. c'è ancora molta strada da fare...

lunedì 23 gennaio 2012

SFATIAMO UN MITO, BISOGNA MANGIARE!

Trattato da uno come me, questo argomento potrebbe sembrare una parodia, invece nonostante le mie esagerate abitudini enogastronomiche, posso garantirvi di essere molto preparato e a chi mi chiede informalmente dei consigli dico sempre di fare ciò che dico, non ciò che spesso faccio. Non sono un professionista(anche se ho fatto un corso di 10 lezioni on line), ne un fanatico s'intenda, però a mio avviso, l'alimentazione GIFT, è il metodo migliore da sempre, è l'evoluzione della dieta zona o meglio, ci sono alcuni principi come quello dell'abbinamneto costante delle proteine in tutti i pasti, una colazione abbondante(pasto più importante della giornata) per far ardere il fuoco del metabolismo, l'uso di cibi integrali che possono essere accumunati al metodo di B.Sears, però a differenza di blocchetti e regimi ipocalorici che la zona inevitabilmente propone, il metodo GIFT è ASSOLUTAMENTE NORMOCALORICO e NORMOPROTEICO e non pubblicizza nessun integratore, quindi dietro non c'è lucro. Luca Speciani, maratoneta e medico, ha semplicemente studiato scientificamente il nostro organismo, usando la testa, documentandonsi, sperimentando e capendo come reagisce il nostro corpo all'alimentazione, nulla è frutto di idee campate in aria ma scientificamente e praticamente provato, anche su molti atleti. Ci sono delle assurdità alimentari da far rabbrividire, diete per sportivi di 1200-1500 cal/die, quando il solo metabolismo di base(respirare e far battere il cuore a riposo) di una donna di 160 cm è già oltre le 1000 cal, poi bisogna aggiungere il lavoro quotidiano che se leggero è almeno di 400-500 cal, quindi lo sport che nel caso di un runner amatore da 60-80 km settimanali, include l'aggiunta di altre 800-1000 cal. die. Conosco atleti che consumano al max 1000-1200 max 1500 cal giornaliere, corrono tutti i giorni o quasi e sono perennemente in catabolismo con anabolismo azzerato, se mangiano una fetta di pane in più ingrassano poichè il loro organismo si è tarato sul risparmio massimo, invece di bruciare è lentissimo, registra perenne carestia e quindi non consuma nulla, ma questo anche se apparentemente positivo per un atleta da endurance, prima o poi porta il conto con esaurimento organico, infortuni, depressione e calo inevitabile delle prestazioni e nei casi più gravi malattie metaboliche, senza via di ritorno. Non scherziamoci troppo, magro è bello ma sano è meglio. Ci sarebbe da scrivere 100 post sull'argomento, però per ovvi motivi mi fermo qui, documentarsi è facile.

mercoledì 18 gennaio 2012

QUESTA VOLTA E' DIVERSO, MANCA LA VOGLIA E LA MOTIVAZIONE

Già, ho ripreso a correre 3-4 volte a settimana, non ho perso un granchè, però mi rendo conto di non avere più la passione(o forse non ce l'ho mai avuta davvero)per questo sport, anzi continuo ad interessarmi sempre maggiormente ad altre discipline, iniziando a concepire la corsa come un mezzo per tenere allenato l'apparato cardio-vascolare, quindi di più come cardiotonico. Ho la riprova in questo del fatto che perfino a sentirne parlare troppo mi nausea, gli amici che si sfidano giocosamente, che cercano rimedi ai loro acciacchi, che programmano allenamenti e gare, che parlano di federazioni e divise, anzichè stimolarmi, mi allontanano sempre di più. Ho il burn out della corsa, forse o probabilmente anche per causa mia, per essermi preso troppo sul serio, per cosa poi?! I primi acciacchi(non gravi)veri, condizionano sempre più il mio modo di vedere le cose, una tendinite che un giorno potrebbe farmi male anche a camminare, un gonartrosi o sciatalgia che potrebbero privarmi del piacere di sentirsi bene a 40 anni, soffrendo già di prima mattina alzandomi dal letto. Questo per cosa? per 30 secondi o 1 minuto in più o in meno al km, che possono fare di questo sport un piacere oppure un'autodistruzione? naaaa Probabilmente ho perso i coglioni o forse ho trovato il coraggio di accettare che bisogna andarci cauti, che uno sport serve a star bene e non a farsi male. Ho la fortuna di poter e saper praticare altri sport, forse anche più divertenti della corsa, quindi sarà questa la mia filosofia, fare esattamente ciò di cui ho voglia, palestra, mtb, magari l'iniziazione all'arrampicata(sugli specchi..)o qualunque altra cosa che mi incuriosirà, facendomi alla fine impazzire :-)) tanto sono ancora un ragazzino. Continuerò a correre e scivere ma ribadisco che sarà diverso. forse mi darò all'equitazione...

sabato 7 gennaio 2012

PSICANALISI DI STOPPRE

Buongiorno dottore, le racconto chi sono e come mi alleno in modo che lei possa farmi una diagnosi e magari somministrarmi la giusta terapia(...)

Caro sig. Stoppre, l'ho ascoltata con attenzione e ilarità e da quello che mi ha raccontato, lei è affetto dalla sindrome di katzen.
Ha sempre praticato sport a livelli molto mediocri, cambiando troppo e spesso idea, ma questo perchè? le piacciono le sensazioni che da la corsa, le piacerebbe andare sempre più forte migliorandosi continuamente e forse, qualche chances ce l'avrebbe ancora però i suoi eccessi a tavola, certamente non le giovano.
Le basta guardare un film sportivo o guardare un video su you tube per esaltarsi e come un bambino, enfatizzare la cosa provando a imitare atleti d'alto rango e ringhio ma quando si rende conto che il prezzo da pagare e troppo alto scoppia e si deprime, certo, reagendo subito e passando ad un programma successivo che presto mollerà nuovamente per tornare su quello precedente, stimolato da una nuova "visione".
Come se non bastasse, cerca di convincere gli altri spiegando tali comportamenti, in modo da avere un "appoggio morale" che l'aiuti a credere in quello che sta preparando, anche se in realtà neanche lei ci crede.
Certo, tutto questo non la fa di certo annoiare mai, e spesso rimane una sorpresa più per se stesso che per gli altri, che già la conoscono...

Cosa vuole che le dica, a 39 anni non sarà mai un campione, nonostante i filmati di steve prefontaine & co. su you tube. Di avere un'alimentazione costantemente adeguata non ne vuole sapere, di seguire una tabella per più di 2-3 settimane neanche, quindi l'unico consiglio che mi sento di darle, è di contiunuare a fare ciò che sente in ogni momento , ricordandosi che questa è la parte della vita riguardante lo svago, il gioco, come da bambini se aveva un cesto con dentro i giochi, lei probabilmente non riusciva a giocare per più di 10 minuti con la stessa cosa, doveva cambiare, il giorno dopo però ricominciva da dove aveva iniziato il giorno prima e non da dove aveva lasciato!
Continui a divertirsi così, se poi riuscirà ad ottenere quello che cerca, venga a raccontarmelo perchè mi farà piacere.

grazie dottore, lei mi ha capito perfettamte