Il programma giornaliero sarebbe stato una corsa in montagna fino al rifugio Salvin, con partenza da Monastero.
Le previsioni davano neve, ed effettivamente un po non avrebbe guastato allo spettacolo del percorso ma, questa mattina al risveglio, vi erano già oltre 5 cm a ciriè, quindi non tanto il percorso in se, ma piuttosto per la strada da fare in macchina per arrivarci che, sarebbe stata un po pericolosa, inutile quindi fare cazzate.
L'alternativa era un corsetta sulla neve in ciclabile.
Ore 10.50 circa si parte, i 3 protagonisti gli impavidi Enfia, stoppre e Stopprina.
La neve fresca sull'asfalto, cambia completamente
l'approccio della corsa, infatti la spinta per non
bloccarsi, deve essere più decisa e potente e, allo stesso tempo cercare i punti migliori dove appoggiare i piedi per non scivolare.
Io cercavo la neve fresca più che quella già schiacciata, anche se mi comportava uno sforzo maggiore.
Arrivati al 5° km della ciclabile, invece che tornare indietro, decidiamo di entrare in mezzo ai boschi e, la decisone risulta azzeccatissima, da li in poi, iniziamo un sali scendi nella neve ancora più alta che ci ritempra lo spirito e il fisico, il divertimanto supera lo sforzo, percorsi normalmente impraticabili, vengono resi delle vere e proprie piste e, la tentazione di buttarcisi a capofitto, diventava atto pratico in pochi secondi. La sensazione di libertà e di essere tornati bambini, anche se per sole 2 orette, non potrà più togliercelo nessuno.
Ritornati sulla ciclabile, chiudiamo il percorso totale di oltre 13 km, con un buon ritmo medio di 4 km circa.
Una curiosità, arrivati a Mathi sotto casa di Guido, un suo vicino sul trattore lo dava per moribondo...moh
Accidenti, sembrava il Klondike.
RispondiEliminaNenche una palla di neve vi siete tirati?