martedì 7 aprile 2009

IL PAESE E' REALE

Dici sempre le preghiere
Conti sempre fino a dieci e Preghi ancora che Non tocchi a te
Decidere
Piangi fermo in tangenziale
Inseguivi una cazzata
Era splendida e dorata
Fresca e avvelenata

Ma il paese sa affondare
Tutto intorno a te a ballare
Bestemmiando disprezzare
E riderci un po' su

E tu vuoi far qualcosa che serva
E farlo prima che il tuo amore si perda

Non ti accorgi che se lo vuoi tu
Quel che valeva poi non vale più
Se ti han detto resta a casa
Vola basso non scocciare
Se disprezzi puoi comprare
Se vale tutto niente vale
Se non sai più se sei un uomo
Se hai paura di sbagliare Se hai solo voglia di pensare
Che fra poco è primavera
Adesso fa qualcosa che serva
Che è anche per te se il tuo paese è una merda

C'è una strada in mezzo al niente
Piena e vuota della gente
E non porta fino a casa
Se non ci vai tu

Io voglio far qualcosa che serva Fammi far solo una cosa che serva
Dir la verità è un atto d'amore
Fatto per la nostra rabbia che muore.

RINGRAZIO PUBBLICAMENTE GLI AFTERHOURS PER QUESTA CANZONE CHE PERSONALMENTE TROVO INCREDIBILMENTE TOCCANTE, ESALTANTE, ATTUALE, ARMONIOSA...REALE

6 commenti:

  1. poche cose come la musica sanno essere tanto 'puntuali'.....

    RispondiElimina
  2. Pensavo fosse tua..scusa l'ignoranza.

    RispondiElimina
  3. Ma ci riusciamo noi a far qualcosa che serve ?

    RispondiElimina
  4. gian carlo : praticamente non credo che possiamo fare più di tanto in questo momento,per il futuro , come dovrebbe essere stato prima, vivere ogni giorno al meglio onorando la vita, dando e prendendo tutto ciò che possiamo, rimandare il meno possible soprattutto quando è per scarsa volontà.una tragedia può farci riflettere molto e soprattuto cercare di non dimenticare, ricordi lo tsunami in asia del 2004.. 160 mila morti, gli attentati in medioriente con migliaia di vittime in totale,noi ne abbiamo avuti circa 200, mi dispiaace tantissimo e se potrò contribuire lo farò, però non settorializziamo al nostro paese, bisognerebbe fare qualcosa pr tutti, i confini sono solo sulle cartine e nelle nostre teste bacate, ragazzi e bambini muoiono i tutto il mondo e non per un terremoto ma per la fame e malattie che noi non abbiamo più da decenni, non sto sdrammatizzando ciò che è accaduto in abruzzo, per carità,però dovrebbe essere solo uno stimolo in più per fare qualcosa ogni giorno e non perderci nelle cazzate.

    RispondiElimina
  5. yogi, mastro, ezio : musica così non nasce spesso,bisognerebbe approfondire la cultura musicale, ma non quella commerciale, quella che non và neanche in classifica, quella che la gente non ascolta perchè fà paura e pensare,quella che dice chi vi credete che noi siam per i capelli che portiam, noi siamo lucciole che stanno nelle tenebre ( up patriots to arms )

    RispondiElimina