giovedì 13 settembre 2012

POTENZA DEL COLLINARE..VERO GIANLU?

Come detto dal nostro miglior maratoneta attuale, RUGGERO PERTILE, in un numero di runner's world in cui si chiedeva ad alcuni maratoneti italiani il tipo di allenamento preferito, il collinare è quello che preferisce, usando appunto il termine "potenza" per renderne l'idea.
Anche per me è così, e non intendo con questo termine una o due salitine su un cavalcavia, bensì l'intervallarsi di salite importanti, piano e ovviamente discese per tutto o quasi il percorso d'allenamento.
Solitamente, meglio lo faccio e più entro in forma, ma senza forzare eccessivamente nella ricerca della prestazione, deve essere abbastanza spontaneo, lineare e senza cedimenti, allora vuol dire che inizio a carburare.
Nella tabella che sto usando per preparare la turin marathon(alla quale sono già iscritto col pettorale n.1246), ce l'ho al martedi, tra i 50' e i 70', che io porto sempre al max, sfruttanto sempre i 16 km abbondanti del mio tracciato preferito che da ciriè porta a san carlo, vauda, ceretti e poi di nuovo san carlo e ciriè, un anello molto allenante con salite toste e discese continue, inoltre essendoci una parte di sterrato impegnativo, è ottimo anche per la propiocettività, insomma un toccasana da trasformare poi ovviamente in altri allenamenti quali ripetute e lunghi che da ora in poi non mancheranno...
Quindi se mi facessero la domanda, qual è il tuo allenamento preferito, risponderei senz'altro il collinare, anzi il "medio-collinare!!"

5 commenti:

  1. a te va bene perchè hai i coscioni... ma molti che non li hanno col collinare periscono (pubalgie, borsiti rotulee)... circa i maratoneti italiani d'elite, magari con qualche collinare in meno sotto 2h10 ci scenderebbero... ahah!
    luciano er califfo.

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    1. si questo è vero, però come sai meglio di me, cambiare gli appoggi è salutare, la discesa invece no.. :-))

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  2. Il corto veloce collinare, assieme al medio-veloce collinare, era il tipo di allenamento che mi faceva entrare in forma più velocemente, il problema è che il 20 febbraio di quest'anno, proprio mentre facevo il corto-veloce collinare, esattamente in discesa, ho rotto il menisco ed ho chiuso con la corsa a piedi.
    Morale della favola: penso che sia un allenamento utilissimo, quando stai bene fisicamente, ma se hai qualche acciacco (io avevo male al ginocchio da alcuni mesi), va evitato, o al limite, usato con il contagocce

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    1. appunto, le lunghe discese sono il problema, specie se non hai dei quadricipiti e gli addominale all'altezza del compito(non intendo sia il tuo caso..).
      Io nelle forti discese in allenamento mi controllo, forzando la salita, mentre nelle gare in montagna o nei trail, se non troppo lunghi, bisogna forzare anche in discesa, però li il terreno più morbido attutisce un po' le botte sulle articolazioni

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  3. Anche a me piace moltissimo l'allenamento collinare corso al ritmo del medio, lo trovo molto allenante per le lunghe distanze. Nella mia attuale preparazione per la maratona mi ha aiutato parecchio e me accorgo in occasione dei lunghissimi.
    Ovviamente, essendo un allenamento duro, bisogna dosarlo bene, come dice giustamente Stoppre; i tratti in discesa mettono in crisi la muscolatura che normalmente non viene impegnata nella corsa in pianura e questo può generare fastidi!

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