sabato 5 giugno 2010

CHI AMA LE SENSAZIONI DELLA CORSA, CORRE SOLO....

Questa è una semplice riflessione, in parte provocatoria, però per quanto mi riguarda, i momenti più belli provati durante un allenamento, li ho sentiti  in solitudine.
I pensieri che scaturiscono durante un lungo, la fatica che vorrebbe farti fermare ad ogni km e a volte, il pensiero di rimanere senza benzina, a molti di km da casa o dall'auto, sul momento sembrano insormontabili, poi, quando tutto è finito e sei a casa, non vedi l'ora di ritrovarti in quelle situazioni.
le strategie mentali per farti andare avanti, anche se sei affaticato, rispecchiano ciò che accade nella vita di tutti i giorni e, il pensiero di arrivare stanco, ma estasiato alla meta, ti predispone ad affronatare i momenti difficili .
Più volte, mi è capitato di essere in difficolta, incazzato, depresso, ma poi ripensando alla fatica provata durante una corsa, fosse una gara o un allenamento, mi sono detto : " ma scherzi, riesci a sputare sangue sull'asfalto o sulle colline e ora di fronte ad un momento così, vai in crisi ?? ragiona come se fossi in gara, respira, controlla il cuore e vedrai che la soluzione sarà li.. "
Con questo non voglio dire che disprezzi correre in gruppo, anzi, può essere un momento piacevole e i km possono passare anche più in fretta, però c'è il risveglio da quel momento magico e introspettivo, che si può provare solo quando si è li da soli.
Certo, correre con qualcuno, può stimolarti ad andare più forte, a distrarti dalla fatica, a migliorarti, ma non potrà mai darti quella sensazione che personalmente definirei: " incontro con te stesso e con l'ambiente ".
No, non ho fumato, ne mi sono convertito a nuove filosofie, però credo che chi come me, corra soprattutto da solo, abbia capito la sensazione a cui mi riferisco.
Mi piace molto e mi rispecchia, l'idea del lupo solitario.
Paradossalmente, mi da abbastanza fastidio chi dice : " grazie, mi sei stato di stimolo ", specie in allenamento, ma per favore, gli stimoli trovali dentro o fuori di te e non solo cercando di starmi attaccato, vediamo se ami davvero la corsa o solo l'idea della competizione....
La corsa deve essere la medicina o il più bel gioco della nostra vita, però non deve assolutamente diventare la cosa più importante ( se non per brevi periodi..), altrimenti c'è qualcosa che non va...
Se impariamo a stare da soli, impareremo a stare anche meglio con gli altri, perchè sarà davvero un piacere e non solo un " vantaggio ".

9 commenti:

  1. Sono ASSOLUTAMENTE in sintonia con il tuo pensiero, per me correre SOLA in ciclabile coi profumi del bosco, col rumore attutito dei passi sullo sterrato, gli uccellini che cantano ecc........la mattina presto soprattutto è INEGUAGLIABILE!!!!

    RispondiElimina
  2. Idem con patate! :)
    LA corsa in solitaria ti aiuta a ritrovare un equilibrio una pace con te stesso. Ma il cronometro va lasciato a casa :)

    RispondiElimina
  3. D'accordissimo! Ho iniziato a correre da solo poi ho trovato il gruppo, ma le qualità le faccio sempre da solo e da qualche mese sono tornato a fare anche parecchi lenti da solo ...credo che si chiami passione :-)

    RispondiElimina
  4. Tolta la firma...questo post potrei averlo scritto io!

    RispondiElimina
  5. La "fame" di corsa è questa, le sensazioni esterne ed i pensieri interni;alle volte, mi accorgo di sorridere correndo e mi rendo conto di essermi estraniata per parecchi km.La corsa lunga è una sana solitudine positiva che nonostante la fatica ricerchiamo ogni volta.

    RispondiElimina
  6. Bel post. Anche se concordo con quanto hai scritto faccio un po' la voce fuori dal coro. Nel senso che ho provato momenti intensi, emotivamente parlando, anche correndo in compagnia. Quando preparavo la maratona di Firenze lo scorso anno ho fatto dei lavori lunghi, a ritmo, molto impegnativi. Non li ho fatti tutti da solo ma con Paola e Simona, due amiche con le quali mi alleno spesso. Si faceva fatica, tutti, e spesso non c'era bisogno di parlare, si sentiva solo il ritmo dei respiri e i rumori esterni. Il bello era la condivisione e quei pochi dialoghi seri che si facevano prima e dopo. Sarà la condivisione di un obbiettivo e di una fatica sopra certi limiti, sarà la condivisione dei tanti km ma anche lì ho vissuto momenti belli, che ti restano. Forse sono semplicemente stato fortunato, non sempre si corre con persone che hanno i tuoi ritmi e che accettano di fare ognuno il suo pur in compagnia. Però così è stato. La "magia" è diversa da quella che hai correndo da solo, che è unica, ma lo ricordo comunque con piacere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido quello che hai scritto, preferisco anch'io allenarmi in compagnia e prepararmi per una gara anche se molte volte vado da solo per motivi di tempo...

      Elimina
  7. La solitudine è indipendenza: l'avevo desiderata
    e me l'ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa,
    meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo
    e silente nel quale girano gli astri.

    ~ Herman Hesse - Il lupo della steppa ~

    RispondiElimina
  8. tutti siamo soli, spesso insospettabilmente, anche ai nostri stessi occhi.....

    RispondiElimina