Leggevo un articolo su runner's world e più precisamente, alcuni consigli del blogger e grande maratoneta amatore italiano, nonchè 20° assoluto alla maratona di New York FILIPPO LO PICCOLO.
Tra le cose che dice, sottolinea l'importanza di conoscere e assecondare le proprie caratteristiche di runner, infatti, per dotazioni genetiche e caratteristiche fisiche e muscolari sviluppate negli anni, ognuno ha le proprie predisposizioni sulle varie distanze, siano di mezzo o di fondo.
Detto così può sembrare banale, però analizzando bene il nostro modo di allenarci e di vivere la corsa, quanti hanno chiarezza su questo ?
Inoltre siamo tutti affascinati dalla maratona perchè sembra un'impresa megagalattica ma, vi ricordate lo sforzo che avete fatto per fare il personale sui 5 o 10 mila metri in cui, avete portato il cuore forse a 200 battiti ?!
Dopo 3 anni di corsa, in base agli allenamenti, alle sensazioni, ai personali e agli infortuni, dovremmo essere in grado di capire quel'è la distanza che più ci si addice e che normalmente, coincide anche con quella che più ci piace.
Un altro fattore che incide, è quello di correre, come fanno in molti me compreso, alla katzen, promuovendoci come improbabili maratoneti, sia perchè in realtà, odiamo correre per più di 15 km e lenti, sia perchè il nostro peso " piuma " :-( ( anche con un massa grassa del 10% ), non ci permetterebbe di reggere un ritmo decente, invece allenando bene le gare brevi, faremmo la nostra bella e porca figura, arrivando al traguardo tirando i bicipiti e assumendo la posa d'er granchio !!
Dall'altra sponda, i maratoneti veri, ottimizzati nel peso, filiformi o comunque asciutti, sono in grado di correre 15 km, come 42,195 alla stessa velocità senza neanche batter ciglio, però se gli chiedi di fare 10 km 5'' sotto quella media, li vedi col cuore in gola.
La terza categoria, ovvero l'elite ( escludendo i profesionisti e Filippo Lo Piccolo ), sono quelli che vanno forte sia nelle lunghe distanze che nelle brevi e allora, tanto di cappello !!
Inoltre, ci sono i filosofi della corsa che corrono anche per tantissimi km e lentissimi, sentendolo come un momento di meditazione e rilassamento e forse, questa è la parte più sana di questo sport, quindi a 70 anni inizierò a fare così, ho deciso !!
Personalmente credo di essere predisposto su distanze brevi e medie ( allenandole bene però...), il discorso maratona però mi affascina come mito e, in parte, come bruciagrassi per contrastare i miei vizi, quindi sono praticamente vittima di me stesso !! : D
Per ora, velocità e lunghi fino a 20 km al max.
Buone corse a tutti.
e poi c'è questo...
quel che dici è vero e posso condividerlo. Però è vero anche il contrario: semplificando: se sono predisposto alle lunghe distanze e non sulle corte è bene che alleni al meglio queste ultime, e viceversa. Per me la completezza vale quanto la specializzazione. E'chiaro però che quando preparo una gara mi alleno proprio per quella distanza.
RispondiEliminaIn altre parole è più facile allenare e migliorare le cose che mi riescono bene invece di quelle in cui sono realmente carente. le prime mi faranno fare una bel piazzamento in gara, le altre mi fanno essere "completo". E non è poco.
Non so semi sono capito, ciau :-D
rispondo al titolo: molto più eroico un 10 under 40.
RispondiEliminaluciano er califfo.
Se io avessi una predisposizione per una distanza o un tipo di gara particolare, mi specializzerei sempre più su quella.Ancora però non ho capito se sono predisposto a qualcosa.
RispondiEliminaProbabilmente non riuscirò mai ad arrivare al traguardo nell'uno o nell'altro tempo, però mi piace correre e stare con gli amici quindi una distanza vale l'altra anche se ho una preferenza per le gare lunghe tendenzialmente alla categoria dei filosofi.
RispondiEliminaBella l'immagine del "filosofo della corsa"!
RispondiEliminaTe per stare dietro ai tuoi "vizi" enogastronomici dovresti diventare ultratrailer :-D
ognuno sceglie la distanzahe preferisce allenare ,,,,, io preferisco le lunge distanze .... dalla mezza in su ma no disdegno i 10000
RispondiEliminaAnche se sono ancora lontanissimo da quei tempi io preferirei una maratona in meno di 3 ore che un 10k in meno di 40'...
RispondiEliminaMa tanto tapascione sugno!!!!
Più sembra più facile la maratona in 3h30' al momento che il 10mila sotto i 40'..
RispondiEliminaDetto ciò,sono un impiegato che và a correre,non un atleta professionista,mi porto dietro tutti i miei difetti fisici ma alla fine di una maratona mi sento emozionato in tutta la mia "scarsezza".. nelle gare brevi,anche fatte bene,anche ipotizzando di lavorarci veramente su per fare meglio,non riesco a provare le stesse sensazioni,la scelta del perchè una piuttosto che l'altra stà tutta lì..
MI sembra più facile.. (volevo scrivere)
RispondiEliminaPer la soddisfazione che mi da credo opterei per un 10k veloce. Perchè gli allenamenti per arrivarci sono faticosi,e tanto, ma mi divertono di più di quelli per una maratona. E anche qui è il nodo, divertirsi.
RispondiEliminaSecondo me è più difficile correre i 10000 metri in meno di 40' piuttosto che la maratona in meno di 3'30". Come fatica fisica invece è più faticoso fare la maratona in meno di 3h30' piuttosto che i 10000 metri in meno di 40'
RispondiEliminaSei sei forte dove sei predisposto insisti, se sei mediocre dove sei predisposto allena anche dove non sei predisposto dando priorità alla polivalenza...
RispondiEliminaMa poi uno fa quello che vuole tanto c'è tempo per fare tutto ...
Invece alla tua domanda titolo, Beh la mia risposta penso sia ovvia ...il Fantastico 4 è il mio eroe...
polipo : anche questo è vero, allenare i lati deboli è giusto, dovrebbe essere sempre un equilibrio tra resistenza e velocità, però ce ne accorgiamo dove dobbiamo insistere..
RispondiEliminaluciano : meglio ancora under 39... :-))
father : vista la tua struttura muscolata, ti vedo come mezzofondista
max : be, le corse più belle e salutari, sono effettivamente quelle dei filosofi, purtroppo non riusciamo a fare a meno dell'agonismo che però è uno stimolo a fare qualcosa in più
frank : ih ih ih, solo che più km = più fame...cazzo, anzi cazzo cazzo
lello : è anche questione di periodi e impegni lavorativi e familiari, però io raramente finisco una preparazione :-(( però un anno ha solo 12 mesi, che famo ??
insane : la maratona è unica e a pensarci dopo, è bellissimo, la sofferenza e le sensazioni provate sono un po quelle della vita, momenti belli, altri insignificanti, altri brutti o pessimi, però sentire le gambe sciolte e potenti in una gara breve da senso di forza e potenza e poi, come dicono in molti, per la maratona c'è sempre tempo..
zanger : eh, grazie al cazz.. :-)), però se fai la maratona sotto le 3 ore, il 10 mila dovresti farlo senza faticare troppo in 36-37...
oliver : però realmente, in quanti allenamenti ci divertiamo ? a volte si fa un veloce con sensazioni ottime che poi cerchi di nuovo, a volte fai un lungo come un treno e cerchi quelle altre sensazioni, insomma, focalizziamo nella nostra mente delle sensazioni che poi ricerchiamo nuovamente ma che poi, raramente ( ri )troviamo.
poalo : be, una ti spacca a livello muscolare, facendoti accumulare acido lattico, l'altra ti svuota completamente. quando sei morto in un 10 mila, rallentando un po ce la dovresti fare, nella mara, se finisci, arrivi quasi camminando, non ci sono cazzi...
lucky : e no.... da te al momento giusto, mi aspetto un 3.50 almeno !!
Problema neanche da porsi ... ovvero problema dei problemi, che si risolve facendo ciò che ci va di fare.
RispondiEliminaIo la gioia che provo quando taglio un traguardo di 42km è impareggiabile, ma se ne faccio troppe divento un bradipo allora do una botta al cerchio e una alla botte... ognuno ha il suo cerchio e la sua botte ...l'importante è divertirsi.
E la mezza dove la lasciamo?!
RispondiEliminafinire una mezza come si deve ci da il giusto mix di emozioni: distanza e velocità.
Saluti
Dans