..Effettivamente, rispetto ai nostri limiti attuali in gara, tendiamo a fare le ripetute nettamente pIù velOci di quel che ci servirebbe, col risultato di ottenere solo un maggior rischio di staNchezza superflua o ancor peggio, di infortuni acuti e cronici che nella maggior parte dei casi, potrebbero limitare le nostre prestazioni.
Per i principianti questo è abbastanza comprensibile, nel senso che sbagliare i ritmi, complice l'entusiasmo e la nuova sensazione di "volo libero", potrebbe portare a fare delle ripetute o dei lavori medi e progressivi, nettamente più veloci di quello che in realtà il nostro motore potrebbe reggere; è come andare continuamente fuori giri, per un po' telaio e pistoni possono reggere ma poi, si grippa!!
Inoltre, fare i lavori a ritmi eccessivi, pregiudica sicuramente la prestazione nella gara, limitando in parte la reale potenzialità dell'atleta a causa di un inutile e continuo accumulo di stanchezza.
Se si è fortunati, si può ottenere anche un'ottima ed unica prestazione eccelsa però poi, il prezzo da pagare sarà alto e, dolori e infiammazioni croniche, pregiudicheranno gli allenamenti e di conseguenza il vero scopo dello sport, il divertimento e il benessere, trasformandolo in sofferenza e stress per la maggior parte delle uscite, cronicizzando otre ai problemi fisici, il malumore.
Inoltre la diversificazione degli allenamenti e dei ritmi nel caso si preparasse una maratona, dovrebbe prevedere delle variazioni rispetto ad un 10 mila o a gare più brevi.
bisogna capire e documentarsi almeno un po su ciò che si sta facendo!
Non parlo da esperto ma, da semi-principiante che sta cercando il miglior compromesso tra prestazione e allenamento, rendendomi sempre più conto che non sempre c'è proporzionalità diretta tra sforzo e sofferenza in allenamento e, prestazione in gara.
Ho scelto il suo video, però non si discosta da come si dovrebbero affronatare i vari ritmi..
Concordo con le tue parole.La difficoltà maggiore nel mio caso sta nel capire quale allenamento è realmente allenante per il mio fine e quale non lo è.Da qualche tempo ,per esempio.la corsa lenta mi sembra una perdita di tempo,un allenamento" spazzatura" come dicono gli americani.
RispondiEliminaCiao.
per quello noi tapascioni preferiamo il fartlek, ci regoliamo in corsa... :)
RispondiEliminaieri però qualche rip in salita l'ho voluta fare, per svegliare le gambe....
concordo alcuni continuanoa sostener che la maratona sia l unica causa di infortunio quando invece a strapparsi sono quasi sempre i pistaioli
RispondiEliminaemiliano: a volte i miglioramenti non avvengono proprio perchè cercati troppo in fretta e troppo intensamnete, andando incontro apputi ad infortuni. Tuute le tabelle, anche quelle che trovi su internet, danni dei parametri di allenamento(in relazione ai tempi desiderati in gara), quasi sempre alla portata, anzi a volte ci sembrano persino lenti, così decidiamo di farli più veloci o di caricare un po di più e allora..paghiamo! a me non piacciono le ripetute, però se fatte in maniera logica e con i propri ritmi, sono pocò di più di un medio, però bisogna fare le cose bene.
RispondiEliminayogi: marco..si puoooooooooooooooooooooooooò fareeeeeee. i ritmi yo, i ritmi, se li fai bene sono sicuro che tornerai a correre una maratona. Dai per un centochilometrista una mara è una passeggiata :-))
ari: i pistaioli si strappano, i maratoneti si consumano le cartilagini..non so cosa sia meglio, però l'importante è non voler strafare, una prestazione super, potrebbe rovinare in seguito una stagione. Come in tutte le cose, ci va esperienza e capacità di analizzarsi e conoscersi bene.
e 'ndo sta' sto 100kmtrista? aaaaaaaahhh.... :))
RispondiEliminayo: da nessuna parte, però intendevo che quando si raggiunge uno step superiore(non necessario s'intende), quello precendente può apparire molto più fattibile
RispondiEliminama certo - pensavo ti riferissi ai quasi 100km che ci son voluti per arrivare a sabaudia.... ;)
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